Coppa svizzera: Azzurri 90 LS - Lugano 0-1 1

Abascal: in Coppa c’è sempre da soffrire

La rete di Sabbatini su assist di Gerndt ha permesso al Lugano di qualificarsi per gli ottavi di Coppa svizzera al termine di una partita combattuta sul terreno degli Azzurri 90 Losanna. Al termine a chi gli chiedeva se si aspettava una partita tanto  sofferta il tecnico bianconero Abascal che risposto che “io che ormai sono in Svizzera da due anni so che in Coppa si soffre sempre. Il Lugano anche l’anno in cui giunse in finale soffrì contro il Bellinzona e in un’altra partita. Sono sfide secche e in 90′ devi giocarti tutto. Non sono semplici specie quando passi in vantaggio presto, ci era già successo a Dietikon e fino a quando ad inizio ripresa non abbiamo aperto il punteggio c’era stato da soffrire. Oggi le occasioni le abbiamo avute ma non siamo riusciti a raddoppiare. A metà tempo ho detto ai ragazzi che qualsiasi squadra del mondo un’occasione se la crea e infatti gli Azzurri hanno avuto quella sul finale quando sono stati vicini al gol. L’importante è sottolineare che da sei settimane la nostra squadra non perde. Altrettanto importante è superare il turno di Coppa, abbiamo visto che altre squadre di Super League ce l’hanno fatta in extremis. Semplice non è per nessuno”.

-Ieri in conferenza stampa hai puntato sulla mentalità che bisogna mettere in campo, sei contento dell’attitudine dimostrata dalla squadra?

“L’attitudine c’è stata, i ragazzi hanno messo il giusto impegno e atteggiamento, peccato non essere riusciti a segnare un maggior numero di gol e quindi a dover soffrire nel finale. Comunque non è stato un problema di attitudine, c’è stato un giocatore che da cinque mesi non scendeva in campo come Fulvio Sulmoni che ha dimostrato di essere un vero capitano, una persona che ci tiene al Lugano e che è importante per la società.  Elementi come Yao, Amuzie e Janko, anche se finora poco impiegati,  hanno fatto bene. E’ giusto sottolineare queste note positive più che la sofferenza finale”.

-In queste due settimane avete focalizzato la vostra attenzione sulla costruzione del gioco, sei contento di com’è andata oggi?

“Si sono soddisfatto. Evidentemente quando una squadra ti aspetta arroccata nella propria metà terreno, c’è poco spazio e diventa complicato fare gioco. Abbiamo provato all’inizio, Sulmoni è riuscito spesso a superare la loro prima linea. Poi abbiamo cambiato modulo perché non aveva senso giocare con tre difensori contro un solo attaccante avversario e siamo passati al 4-4-2. Il primo passaggio si è fatto, quello che ci è mancato è stata la velocità sulla tre quarti, abbiamo portato troppo palla rallentando il gioco. Dovremo migliorare alla ripresa del campionato”.

-Gli attaccanti non riescono a segnare, cosa si può fare per superare questo blocco?

“L’allenatore non scende in campo e non può fare gol.  L’unica è dar loro fiducia, lavorare e ancora lavorare. La cosa più importante per una squadra e per un attaccante è che la palla gli arrivi, prima o poi entreranno anche i tiri e i colpi di testa.  Abbiamo elementi che hanno sempre segnato e quando si sbloccheranno faranno sicuramente tanti gol. E’ un problema più mentale che tecnico o tattico”.

-Baumann, spesso criticato, oggi è stato forse il migliore in campo?

“Non sto a fare graduatorie dei miei giocatori. Noam ha fatto una grande prestazione, quando ricevi pochissimi tiri questi sono di un’importanza fondamentale e lui (che per 85′ era stato inoperoso) si è fatto trovare pronto nel momento topico. Complimenti per l’attitudine e per le parate che ha fatto.”

Foto: Freshfocus

Altri articoli

NewsPrima Squadra
Coppa svizzera: Azzurri 90 LS - Lugano 0-1
News
Buon pareggio in trasferta per la U21

Commenta l'articolo