Celestini: l'Europa condiziona l'inizio

Celestini: l’Europa condiziona l’inizio

Fabio Celestini risponde alle domande dei giornalisti al termine della partita pareggiata con il Lucerna. Gli chiedono conto delle difficoltà incontrate nella prima parte di gara.

“Nel primo tempo  venendo dall’Europa League abbiamo avuto il problema di entrare in partita, succede a tutte le squadre reduci da turni continentali di faticare a trovare ritmo e rompere il fiato. Abbiamo comunque segnato in apertura e questo ci ha dato un po’ di coraggio mentre il pareggio, giunto su un nostro errore, ci ha messo in difficoltà in un primo tempo che sapevamo potesse essere difficile. So anche che le squadre che giocano ogni tre giorni, paradossalmente,  escono alla distanza e infatti abbiamo fatto un buon secondo tempo, anzi parlerei di grande partita.”

-Avete avuto problemi iniziale nella gestione del pallone, forse eravate un po’ troppo febbrili?

“Sì, il fatto di non essere entrati subito in partita , di non aver trovato le giuste sensazioni, che il Lucerna ci veniva subito a pressare, qualche errore di troppo, poteva farci sembrare un po’ febbrili. A me importa però anche quello che è successo dopo: non abbiamo mollato, ci abbiamo creduto fino al 95′ e siamo usciti alla grande, dimostrando di voler vincere. Sembravamo noi non loro ad aver riposato e non giocato a Copenaghen. Guardando come hanno giocato Junior e altri posso solo essere orgoglioso di questi ragazzi. Sarebbe stato bello poter gioire per i tre punti, sarebbe stata una ricompensa meritata.”

-A livello di formazione hai fatto solo due cambiamenti rispetto all’Europa League. Come leggere questa decisione?

“Gerndt non ha ancora i 90 minuti, Bottani è infortunato, Dalmonte fa sempre bene quando subentra a partita in corso, mentre a Losanna dall’inizio. E’ più di un anno e mezzo che non gioca e in sostanza ha giocato più minuti qui a Lugano che in precedenza. Ha bisogno anche lui di tempo per poter giocare a un gran livello anche dall’inizio.”

-Il presidente ha parlato di un primo tempo disastroso, con scelte errate e persino le rimesse laterali sbagliate…

“Ognuno ha diritto di avere la propria opinione. Non c’è niente da commentare. Voi giornalisti dite la vostra, io la mia e il presidente la sua.”

-Giovedì ti aspetti un Lugano come il secondo tempo odierno o ci sarà ancora la sindrome europea?

“Ho quasi cento partite in Europa e un po’ di esperienza ce l’ho e so che i primi 20 minuti dopo un match europeo sono difficili, poi le cose vengono da sole. Bisogna gestire l’inizio. Abbiamo fatto qualche errorino ma ero sicuro che nel secondo tempo saremmo usciti. E giovedì sarà lo stesso, dobbiamo partire bene e finiremo certamente forte.”

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