Conte: a Vaduz con carattere e determinazione

Con Andrea Manzo che contro il Vaduz sconterà la seconda delle tre giornate di squalifica, il compito di presentarsi alla settimanale conferenza stampa è toccato al suo vice Mirko Conte. La prima domanda ha riguardato l’aumento della sanzione da uno a tre turni anche nei suoi confronti: come ha vissuto la situazione?

“Dipende del punto di vista dal quale guardi alla questione. Se pensi esclusivamente a quello può diventare un problema ma il nostro lavoro non è pensare alle squalifiche ma preparare la squadra durante la settimana per far sì che alla domenica i ragazzi possano rendere al meglio. Questa situazione si è protratta molto nel tempo e quindi è normale che se ne senta parlare però per quanto mi riguarda e credo anche per il mister è una situazione tra virgolette dimenticata perché abbiamo davanti tre partite molto importanti e non possiamo permetterci di perdere energie mentali per pensare ad altro”.

-Tutte le discussioni quindi non hanno perturbato la squadra che esce tra l’altro da una sconfitta brutta da digerire?

“Noi abbiamo degli avvocati che se ne stanno occupando in modo egregio. Di conseguenza vi ripeto dispiace perché ovviamente c’è il rischio di ritrovarci a giocare in casa con il Thun senza allenatori in panchina. Ma anche in quel caso ci adopereremo per far sì che le cose vadano in un certo modo. Quanto alla partita di Lucerna l’avete vista anche voi: come ho detto a fine match noi ci teniamo la prestazione che è stata ottima dal punto di vista caratteriale e della determinazione. Poi hai perso su un episodio al 94’45” e quindi il rammarico c’è perché la partita era finita. Ma dobbiamo ripartire dalla prestazione e non dal risultato perché domenica abbiamo una partita ancora più importante e tutto quello che è stato diventa solo una perdita di energie e concentrazione”.

-La squadra è stata disturbata dalle polemiche seguite all’arbitraggio di Klossner in Lugano-San Gallo: i ragazzi sono tranquilli o nervosi?

“Semmai siamo noi a essere stati nervosi e parlo dello staff. Come dicevo sono altre le cose a cui pensare per preparare la partita. E’ ovvio che se in panchina ci va il mister è meglio per tutti. Ma tra di noi c’è una grande collaborazione e di conseguenza speriamo che finché lui non sia disponibile per andare in panchina ci possa essere io a sostituirlo.”

-E’ difficile far capire ai giocatori che bisogna continuare a lavorare anche se in questo momento tutto vi gira male, tutti gli episodi e i dettagli vi sono contro, ma che prima o poi la ruota deve girare?

“Abbiamo una squadra di ragazzi estremamente intelligenti. Ovviamente noi dello staff dobbiamo far presente loro che la prestazione è la prima cosa e che il risultato non è sempre una diretta conseguenza della prestazione. Più che altro è difficile far digerire quello. Ma i nostri giocatori se si fanno un esame di coscienza sanno di aver dato tutto in questo periodo anche se i risultati non sono stati positivi;  ovviamente credo che alla lunga le prestazioni, la concentrazione e il cuore pagano sempre. Sia nel calcio sia nella vita”.

-Alioski come sta visto che ieri non si è allenato?

“E’ un giocatore che è sempre stato schierato, prende molti colpi e ogni tanto ci sta di dagli un attimo di scarico”.

-E gli infortunati?

“Valutiamo la situazione da qua a domenica. Questa settimana sia Piccinocchi sia Rey si sono allenati con una certa continuità. L’unico sicuro indisponibile a questo punto è Sabbatini”.

-Domenica se va bene sarà importante e se uscite con una sconfitta?

“Torno a  quello che dicevo prima. Se perdi e la sconfitta è legata a un atteggiamento sbagliato allora sì che bisogna essere preoccupati. Certo è dal 22 settembre che non vinciamo e sarebbe giusto per la squadra, dopo quello che ha fatto finora, tornare a incasellare i tre punti. Alla fine la vittoria è importante e ci dovrà essere prima o poi. Mentalmente la nostra è una squadra che capisce il momento non semplice e sa dell’importanza della gara che andiamo ad affrontare. E’ prematuro fare calcoli, di partite ne mancano tante, la classifica è corta e se vinci una partita sei attaccato alle quarte, se ne perdi una sei invischiato con le ultime. Chi c’era qui prima di noi ha detto che il campionato svizzero è così. A parte le prime tre o quattro, le altre se la devono combattere fino alla fine. Siamo coscienti di questo e anche di aver fatto finora un ottimo campionato. Nell’arco di una stagione è fisiologico che ci possa essere un calo. E’ una squadra giovane che nei momenti critici come questo ha spunti per crescere e migliorare nelle cose che non ti vengono come prima”.

-La squadra giocherà con personalità anche in trasferta? Loro in difesa non hanno grossa qualità come si è visto contro il Basilea.

“Hai detto tu che hanno perso contro il Basilea. Siamo oggettivi per dire che i campioni svizzeri hanno qualità per mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Io ritengo che noi siamo più forti del Vaduz ma dal dirlo al dimostrarlo…siamo consapevoli che possiamo battere chiunque ma anche perdere contro chiunque. Al di là dell’aspetto tecnico penso che la differenza la faccia l’aspetto caratteriale specie in un campionato come questo. Sarà una partita che affronteremo come le altre: sappiamo che se vinciamo creiamo un bel margine che ci permetterà di affrontare le ultime due gare in modo più sereno.”

-Da ex giocatore sentivi prima di scendere in campo che in caso di vittoria scavi un fossato con l’ultima?

“Sono cose che semmai contano in settimana. La preparazione di una partita il cui risultato è più incisivo la senti in maniera diversa. Poi appena l’arbitro fischia tu cerchi di dare il massimo apporto alla squadra per poter vincere, pur sapendo che se le cose non vanno nel modo giusto hai altre 20 partite che possono cambiare in modo positivo o negativo la tua stagione”.

-Domenica nella ripresa quando  avete deciso di mettere la tuta da operai, cambiando modulo, avete messo in difficoltà il Lucerna. Il Lugano ha schemi raffinati, con il fatto che siete incompleti e affrontate una squadra che la metterà sul piano caratteriale e fisico pensate di cambiare qualcosa e di fare una partita più operaia e meno raffinata?

“Una squadra non deve snaturarsi così tanto. Le qualità tecniche sono quelle che abbiamo e che si sono viste; in una partita come quella di Vaduz a  maggior ragione devono essere accompagnate da carattere e determinazione. Loro le metteranno queste caratteristiche e tu non devi farti mettere in difficoltà su questo piano. Non solo domenica ma sempre dobbiamo avere anche questo tipo di atteggiamento e finora non abbiamo deluso. Sul modulo credo che a oggi la squadra debba sapere interpretare svariate situazioni. Ovvio che l’allenatore cerca di attuare uno schema che dia la possibilità ai giocatori di rendere al meglio. Poi ci sono situazioni durante la partita o durante l’anno che ti impongono di cambiare per forza. Non dico che questo sia il momento ma stiamo valutando altre situazioni.”

 

 

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