Guillermo Abascal: altro passo avanti
Davanti a 900 spettatori Lucerna e Lugano hanno dato vita nel tardo pomeriggio di mercoledì a Buochs a una bella amichevole. Sul piano del gioco si sono fatti preferire i bianconeri. Al termine del test, chiusosi sull’uno a uno, il presidente Angelo Renzetti ha manifestato soddisfazione per quanto visto sia sul piano collettivo sia su alcune individualità.
Anche il tecnico Abascal si è detto contento della terza uscita stagionale. “Il risultato numerico in questi test ha poca importanza, ciò che ci preme è mostrare sul campo i frutti del lavoro fatto in allenamento. Abbiamo avuto occasioni da gol più numerose e chiare dei nostri avversari e soprattutto siamo riusciti a mettere in pratica quanto allenato nei 14 giorni di lavoro sia con i concetti in fase difensiva sia con quelli offensivi.”
-Si è visto una squadra che vuole partire sempre da dietro con l’azione manovrata, cercando di non mai buttare via il pallone?
“C’era un grande allenatore spagnolo che diceva che difendere è avere la palla in tuo possesso. Quando la giochi tu non ce l’hanno gli altri e puoi decidere cosa farne. Ripartire dal basso significa che l’avversario deve salire alto a pressarti e magari lascia qualche spazio che può essere sfruttato dai nostri giocatori più veloci. Ovviamente il fatto di non buttare la palla è parte integrante della nostra identità; vogliamo giocare e gli elementi che mandiamo in campo sanno che se hanno la palla fra i piedi sono più forti degli avversari.”
-Quanto ai singoli ha bene impressionato Masciangelo e poi c’è stato il ritorno di Carlinhos Junior che nonostante sia ancora indietro di preparazione è parso già ficcante?
“Si sapeva che Edoardo Masciangelo, classe 1996, è un elemento che aveva fatto bene in Italia. Deve ancora crescere ma è un ragazzo sveglio e intelligente che desidera imparare e che tutti i giorni ti pone domande per lui importanti perché arriva da un altro pianeta e da un altro modo di vedere il calcio rispetto a quello che abbiamo ora a Lugano. Ha un buon piede e piano piano si inserirà bene nei nostri meccanismi. Quanto a Junior si è aggregato più tardi al gruppo perché veniva da un infortunio e ovviamente deve ancora entrare in forma. Si vede che ha voglia, fame e ambizione e questa è la cosa più importante. A livello mentale è già qui con noi e piano piano arriverà al top anche a livello fisico.”.
-Siete attesi da una settimana impegnativa, prima il Bellinzona (domenica a Dongio) e poi l’Inter (sabato 14 a Cornaredo). L’emozione di affrontare campioni affermati come Icardi, Naingolan, Borja Valero, come la vivrete?
“Sono sopratutto i giocatori che si devono mettere in testa che si tratta di un’opportunità importantissima per mostrare il proprio livello. Per noi sarà un’occasione magnifica di sfidare una squadra che fa la Champions League e che a livello di budget ci supera diecimila volte. Chiunque sia l’avversario che abbiamo di fronte dobbiamo cercare di mantenere la nostra identità proseguendo il percorso di crescita come facciamo ogni giorno.”
Foto: Daniela Frutiger/Freshfocus