LUGANO ELIMINATO AI RIGORI DALLA CONFERENCE
Com’era successo nella finale di Coppa svizzera contro il Servette i calci di rigore non hanno arriso al Lugano che ne ha sbagliati tre su quattro. Alla fine quindi la vittoria nei 120 minuti per 5-4 pur con un uomo in meno, non è servita e gli sloveni hanno scritto la storia, come sarebbe stato il caso dei ticinesi. Peccato perché i bianconeri hanno sempre condotto la gara anche di due lunghezze ma due episodi hanno indirizzato la partita e il doppio confronto. Prima un rigore con relativa espulsione di Hajdari e nei supplementari un autogol hanno decretato il pareggio finale e l’uscita di scena di Steffen e compagni. Poi la grande rimonta nel secondo supplementare e la disgraziata appendice dal dischetto.
VANTAGGIO DI BELHADJ

FINALE PIROTECNICO

COLPO SU COLPO
Il secondo tempo ha visto prima Svetlin scagliare un tiro deviato da Mai e che si è stampato sulla traversa. Poi un gran tiro di Hajdari è stato respinto di pugni da Silva mentre Zanotti pga ulteriormente impegnato il portiere ospite. Al 68′ Svetlin ben lanciato in area ha anticipato Saipi in uscita e ha riportato sotto la sua squadra. Dopo una rete annullata a Matko per fuori gioco è giunto il nuovo doppio vantaggio che avrebbe qualificato il Lugano ai quarti. Valenzuela ha innescato Steffen che ha servito la palla a Koutsias, il giovane greco ha scagliato un gran tiro che si è insaccato all’incrocio dei pali.
RIGORE E ROSSO DA VAR
I minuti di recupero assumono drammaticità per un intervento del VAR quando Hajdari ha anticipato di forza in area un avversario e sullo slancio l’ha colpito al ginocchio. L’arbitro ha fatto proseguire ma i colleghi al video l’hanno richiamato ed è stata decisa l’espulsione del difensore bianconero e un rigore trasformato da Kucys che ha mandato le squadre ai supplementari con gli sloveni in superiorità numerica.
AUTOGOL NEI SUPPLEMENTARI
I ragazzi di Croci-Torti hanno cercato di difendersi all’inizio dei supplementari ma un tiro dalla distanza del terzino Nieto è stato deviato da El Wafi che ha spiazzato il proprio portiere. Un gol che nel computo delle reti di andata e ritorno qualifica il Celje ai quarti.
DOUMBIA AL VOLO RILANCIA

RIGORI MALEDETTI
Ai calci di rigore si sono presentati dei giocatori stanchi. Przybylko ha calciato sopra la traversa, Sul tiro di Steffen è stato parato mentre quello di Cimignani ha colpito la traversa. Solo Mai ha realizzato mentre i tre incaricati del Celje hanno tutti centrano il bersaglio.
DOMENICA IL WINTERTHUR
Le fatiche extra del giovedì dovranno essere dimenticate presto perché domenica torna il campionato. Alle 16.30 a Cornaredo arriva il Winterthur.
TABELLINO: LUGANO-CELJE 6-7 dopo rigori
RIGORI: 1-3 (Przybyłko, Steffen e Cimignani
RETI: 21′ Belhadj (1-0), 40′ Seslar (1-1), 42′ Koutsias (2-1), 44′ Dos Santos (3-1), 68′ Svetlin (3-2), 80′ Koutsias (4-2), 94′ Kucys rigore (4-3), 97′ El Wafi (autorete) (4-4), 118′ Doumbia (5-4)
ESPULSO: Hajdari 94′
AMMONITI: Delaurier, Koutsias, Svetlin, Silva.
SPETTATORI: 1.900
LUGANO: Saipi, Zanotti. Mai, Hajdari, Valenzuela (102′ Marques), Grgic (102′ Doumbia), Belhadj (95′ El Wafi), Bislimi, Steffen, Koutsias (88′ Przybylko), Dos Santos. Indisponibili: Bottani e Papadopulos (squalificati), Aliseda, Mahou, Vladi e Mazarov (infortunati), Arigoni e Macek (non in lista UEFA).
ARBITRO: Andris Treimanis (Lettonia)