Manzo: ho grande stima di Pier Tami
Mercoledì sul mezzogiorno, alla vigilia della partita con il Grasshopper, mister Manzo ha incontro i giornalisti Di seguito le domande e le risposte del mister.
Ieri avete lavorato in due gruppi separati con lei e Conte: è per provare movimenti tattici difensivi e offensivi?
“Utilizziamo spesso questa modalità di lavoro, per dare delle indicazioni di reparto. Un giorno mi chiesero un aggettivo sul mio vice Mirko Conte: ho risposto ‘è tanta roba’. Lui la fase difensiva la pensa come me quindi gli do ampio spazio nel lavoro del reparto arretrato. Insieme guardiamo le partite degli avversari e le nostre; correggiamo quello che facciamo meno bene e cerchiamo di vedere quali possano essere le problematiche delle altre squadre. Io me lo sono trovato qui e sono contento: è uomo di calcio, sa cos’è questo sport, ha giocato a livelli importanti. E’ facile anche solo con uno sguardo e una parola veloce intuire quello che io voglio dire a lui o viceversa.”.
-Quando dovete giocare due partite ravvicinate (giovedì sera e domenica a mezzogiorno) cambia anche la preparazione del primo incontro o solo del secondo?
“La settimana è trascorsa in modo normale, chi non ha giocato in Coppa è stato caricato maggiormente il primo giorno. Il problema si porrà venerdì e sabato quando ci sarà poco tempo per il recupero. Ma se questo è il calendario della federazione dobbiamo accettarlo ed essere bravi a vedere chi è più o meno stanco e se tutti potranno scendere in campo dopo 72 ore.”
-E’ un’ingiustizia che il Thun abbia già giocato martedì sera e quindi riposi 48 ore più di voi?
“Con un po’ di criterio avrei fissato la partita del Thun almeno mercoledì sera. Non sono un addetto a queste problematiche e non so perché abbiano deciso questo tipo di calendario. A volte bisognerebbe guardare i calendari di altre nazioni per imparare a essere un po’ più equilibrati su questo tipo di scelte”.
-Come vede la partita con il Grasshopper?
“E’ una gara che dovremo giocare con le giuste attenzioni. Affrontiamo una squadra che ha dei valori importanti. Dovremo essere quello che siamo. Abbiamo delle qualità in possesso palla e anche quando non l’abbiamo. Bisognerà restare sereni, giocare con umiltà e utilizzare le nostre armi come fatto finora. I ragazzi finora hanno giocato bene e anche in Coppa quando ho cambiato tutta la squadra ho avuto risposte positive. E’ un gruppo che si sta applicando molto e sono contento”.
-Che punti deboli vede negli avversari di domani sera?
“L’unica debolezza può essere il Grasshopper stesso. Li ho guardati più volte, credo che mister Tami sappia come ovviare a certi problemi. Sarà una partita non facile, ci vorranno personalità e determinazione. Pier Tami l’ho conosciuto appena arrivato in Svizzera, me lo presentò Schällibaum ed era allenatore della U21. Poi l’ho rivisto. Ho un rapporto cordiale con lui, l’ho ascoltato spesso, del calcio svizzero conosce molto ma molto più di me. E’ una persona equilibrata, mi piace, non ha eccessi, né momenti in cui perde la testa. Va preso come esempio.”
-Dalle partite con GZ e Thun potrebbero arrivare punti importanti: sarà la svolta decisiva?
“Mah, credo che, come ho sempre detto, gioco di domenica in domenica; nel calcio programmare i risultati non esiste. La buona gara disputata va dimenticata, al massimo va presa la parte buona e riportata sul campo la domenica successiva. Dobbiamo pensare che domani c’è una partita difficile e cercare di contrastare l’avversario al meglio. Domenica poi sarà un’altra partita”.
-Essere ambiziosi nella vita non è un male…
“Lo sono sempre stato, ma sono anche realista. Ci vogliono i piedi per terra. Lavoriamo, pensiamo alle nostre cose, a far punti, poi vedremo. Il presidente dice sempre ‘tiriamo la linea alla fine’: sposo il suo ragionamento.”
-Avete una rosa importante, però gli undici sembrano ormai delineati. Hai trovato una squadra titolare?
“Diciamo che in questo momento i giocatori schierati stanno facendo bene. Ma anche gli altri si allenano con grande impegno e sarebbero pronti a giocare. Ho settimanlmente grossi dubbi, anche su chi devo mandare in tribuna. Non ci sono infortunati e di questo va dato merito al lavoro che si sta facendo. Tutti meriterebbero di giocare. A volte si va a sensazioni, a momenti, poi dopo magari vengono smentiti. Ci sono degli elementi che vedo più adeguati in questo momento a scendere in campo.”
-Forse l’unico dubbio riguarda il terzino destro?
“Mihajolovic sta facendo un buon campionato. Da terzino aveva già giocato a Bellinzona. Padalino ha un passato e un’esperienza importante. Spesso su quel ruolo ho dei dubbi. Domani li scioglierò.”
-Loro hanno un centrocampo fisicamente forte: voi siete più piccoli. Ci sono rischi?
“E’ una questione di carattere. Vedo gente piccola come Medel che si fa rispettare da tutti. Ai tempi miei c’era Casagrande e rispetto a lui Piccinocchi sembra Golia: eppure menava. Mario ultimamente è migliorato anche sotto l’aspetto dei contrasti. La fisicità è più importante sui campi molto pesanti. Nel calcio moderno bisogna essere bravi soprattutto tecnicamente”.
-Davanti hai un gran bel potenziale.
“Sono contento di tutta la rosa, anche centrocampisti e difensori stanno facendo bene. Gli attaccanti compiono adeguatamente il loro dovere, stanno correndo per la squadra. Tutti si danno da fare. Non trovo grossi difetti alla nostra squadra; però dobbiamo lavorare sempre tutti assieme. Guai abbassare la guardia.”