“NON CI VOLEVA QUEL RIGORE A UN MINUTO DALLA STORIA”
Una partita folle. E’ il meno che si possa dire dopo il ritorno di Conference League tra Lugano e Celje finito ai calci di rigori e vinto dagli sloveni. Un match caratterizzato dagli episodi con un rigore e un’espulsione decretati dal VAR, i supplementari giocati in inferiorità numerica e un autogol al passivo. Non sono bastate ai bianconeri le cinque reti realizzate (di cui una negli ultimi secondi) in un periodo in cui si faceva tremendamente fatica ad andare in gol. Ma la squadra ha subito anche quattro reti e così il passaggio ai quarti è stato rimandato ai tiri dal dischetto.
ORGOGLIOSO DEI MIEI RAGAZZI
Il tecnico Mattia Croci-Torti dopo le grandi emozioni vissute afferma “bisogna essere orgogliosi di quello che hanno fatto i miei giocatori. Questa campagna europea l’hanno disputata a testa alta dalla prima partita col Fenerbahce sino al match di questa sera. In Conference abbiamo perso una sola partita in Slovenia la settimana scorsa. Stasera abbiamo ribaltato il risultato ma non è stato sufficiente. Ci abbiamo messo il cuore negli ultimi 40 minuti e siamo andati a portarla ai rigori. Di più non posso chiedere ai ragazzi. Certo abbiamo subito un rigore che non dovevamo: a un solo minuto dallo storico passaggio ai quarti avremmo dovuto essere molto più intelligenti. Però se guardo l’intero percorso non posso fare altro che stringere la mano a tutti i ragazzi.”
USCIRE COSI’ FA MALE AL CUORE
“Usciamo a testa alta. Rimane una grande tristezza, la seconda sconfitta di fila ai calci di rigore fa male al cuore però oggi le parole possono essere solo di orgoglio e di conforto per come hanno giocato e per come in dieci sono andati a riprendere il match. Significa che nessuno vuole mollare”.
MANCA UN ROSSO AL LORO PORTIERE
-Ero vicino alla panchina quando l’arbitro ha concesso il rigore ed espulso Hajdari e ho sentito l’allenatore del Celje che rivolto a te ha detto: “il calcio moderno è ridicolo”. Cosa pensi di quell’episodio?
“Hajdari ha preso nettamente la palla poi sullo slancio la sua gamba va a colpire l’avversario. E’ difficile dire al difensore di fare una cosa diversa ma ultimamente i rigori sono questi. Non avremmo dovuto arrivare a quella situazione. Poi fa male vedere un rosso ad Hajdari e invece nessun provvedimento contro il portiere Silva che anche il quarto uomo aveva visto benissimo colpire Cimignani a gioco fermo. Ma non dobbiamo cercare scuse adesso. Restiamo a testa alta, l’ho sempre detto da quando faccio l’allenatore del Lugano. A volte è difficile accettare le scelte arbitrali ma la situazione di stasera non doveva succedere ed andava anticipata.”
PAGHIAMO OGNI MINIMO ERRORE
-Come mai vi siete abbassati nel secondo tempo dopo un ottimo primo tempo: è una questione fisica o mentale?
“Tante volte bisogna sapere che in campo c’è anche un avversario. Il primo tempo siamo andati a prenderli a uomo su tutto il campo ed è normale che nei secondi 45′ abbiamo concesso qualcosa. Però di occasioni da gol chiare ne ho viste poche, le reti subite sono arrivate quasi da azioni estemporanee. Non c’era una grande pressione. Abbiamo segnato anche la quarta rete ripartendo bene ma non possiamo prendere all’89’ il loro gol su rigore. E’ lì che stiamo mancando ultimamente, dobbiamo lavorare maggiormente sulla la voglia di non subire gol. Stiamo difendendo in undici negli ultimi 25 metri e non possiamo concedere una palla in area (e conseguente rigore) in questa maniera. Anche se ci siamo abbassati un po’ nella ripresa loro di occasioni non ne hanno avute granché, hanno avuto più possesso ma non ricordo una sola parata di Saipi. Ci sta che l’avversario che il primo tempo è stato surclassato dopo la pausa cerchi di fare qualcosa in più. Ma ultimamente a Lugano paghiamo ogni minimo errore e la solidità che domandavo anche domenica non l’abbiamo avuta fino in fondo. Quel pallone non avrebbe mai dovuto arrivare nella zona di Hajdari e del loro giocatore. Come squadra dovevamo gestire meglio la situazione e anche quel duello.”
RIPARTIRE DA QUI DOMENICA
-Come si esce da un momento simile e da questa eliminazione ai rigori visto che domenica scenderete già in campo contro il Winterthur?
“Alla fine stasera hai dato tutto. Ai ragazzi non posso rimproverare niente. Posso essere orgoglioso del loro carattere ma sappiamo che il calcio è fatto di risultati e dobbiamo andare a cercarlo domenica. Avremo ancora qualche infortunato e qualche squalificato. Dobbiamo prendere la prestazione odierna e portarla contro il Winti. Bisogna mostrare la voglia di uscire da questa situazione. Certo adesso dobbiamo solo recuperare le energie che sono sicuramente quelle che domani mancheranno”.
APPEZZATO DAI TIFOSI IL CUORE DEI RAGAZZI
-Cosa è successo alla fine tra Steffen e un tifoso?

DOUMBIA E’ UN GRANDE UOMO
-Oltre al gran primo tempo e ai gol segnati stasera hai ritrovato un giocatore che sembrava finito fuori dai radar e cioè Doumbia che ha realizzato un gran gol, una rete che solo un calciatore con grande personalità può fare.

SONO UNA PERSONA CHE NON SI ABBATTE

DOUMBIA E’ UN GRANDE UOMO