Pier Tami: superati parecchi esami
La rete di Gerndt al 95′ ha chiuso ogni discorso, anche se il Thun non aveva mai dato l’impressione di poter impensierire gli scatenati bianconeri. La soddisfazione per i tre punti conquistati e per il quinto risultato utile in trasferta è grande. Il presidente Renzetti afferma: “sono molto contento anche se ho qualche rimpianto perché avremmo potuto avere 4 o 5 punti in più se gli episodi fossero girati a nostro favore. Anche stasera abbiamo dovuto faticare più del dovuto visto che ci manca almeno un rigore netto e un rosso agli avversari. Ma la squadra è solida e darà altre soddisfazioni ai suoi tifosi”.
Il tecnico Pier Tami, elogiato per come ha messo in campo i suoi ragazzi, spiega così il cambiamento di modulo tattico rispetto alle ultime sette partite. “Abbiamo esaminato nel dettaglio le ultime due prestazioni del Thun quando avevano letteralmente massacrato YB e Sion con un pressing molto alto e facendo partire tutte le azioni da dietro con grande facilità. Mi son detto che non bisognava permettere loro di giocare e ho messo in campo la squadra a tre dietro e con cinque centrocampisti. Tutte le linee di passaggio gliele abbiamo bloccate e infatti sono riusciti solo a fare lanci lunghi. Abbiamo faticato solo nei primi 20′ a trovare la quadratura del cerchio ma poi, specie nella ripresa, quando fisicamente siamo usciti alla grande vincendo molti duelli, è stato un nostro monologo.”
“I tre punti odierni sono importantissimi specie dopo la sfortunata sconfitta di domenica con il Losanna. Si tratta di concorrenti dirette e volevamo assolutamente vincere. Questa vittoria ci permette di chiudere bene un 2017 che aveva in serbo parecchi pericoli e incognite. In questi mesi abbiamo dovuto affrontare e superare più esami. Il primo sono le 30 partite disputate, un carico non evidente e che siamo riusciti a gestire grazie al gruppo in costante crescita, al lavoro dello staff e del preparatore atletico. Fisicamente la squadra ha tenuto fino alla fine e con pochissimi infortunati, se penso che molti avversari hanno dovuto rinunciare a 7, 8 giocatori ogni partita. Il secondo esame è raggiungere l’obiettivo di restare attaccati al gruppo. Siamo cinque punti sopra la linea e questo è bene anche se siamo coscienti che ci sarà ancora molto da lottare nel girone di ritorno”.
“La mia soddisfazione più grande è che la squadra c’è, cresce ed è solida. Anche oggi potevamo chiudere la partita in anticipo, ma non abbiamo concesso nulla agli avversari e questo è segno di maturità e concentrazione. L’unico neo che ci ha accompagnato per tutta l’andata è stata l’incapacità di chiudere prima i match, invece di dover sempre arrivare alla fine col batticuore”.
“Quando parlo delle 30 partite disputate non penso solo ai 90′ in campo e ai viaggi, ma al fatto che vi sono state 30 giornate di preparazione all’evento e 30 di scarico fisico, quindi in totale 90 giorni senza potersi praticamente allenare. D’ora in poi il ritmo diventerà più regolare e potremo finalmente curare anche gli aspetti tattici sui quali si è potuto lavorare poco. Sia chiaro: questo non è sinonimo di successi, ma certamente ci aiuterà nelle prestazioni”.