Pier Tami: prestazione segno di maturità

Tami: affrontiamo la squadra che sta massacrando tutti

La meteo non favorisce la preparazione del Lugano in vista dell’attesa sfida di domenica alle 16 contro lo Young Boys, attuale dominatore del campionato di Super League. Venerdì mattina il tecnico Pier Tami ha incontrato come d’abitudine i rappresentanti dei mass media. Si è partiti tornando sull’incontro di San Gallo “con il risultato che non ha rispecchiato chiaramente l’andamento del match: ne avete parlato con la squadra?”

“Le partite le analizziamo tutte. Il risultato è stato eloquente in termini di punteggio: non era quello che si era visto sul campo ma nel calcio gli episodi sono importanti e se non sei altrettanto bravo ne esci sconfitto. La prestazione non è stata grande ma almeno corretta e si sarebbe potuto portare a casa qualcosa ma con le sbavature avute è stato impossibile. Domenica contro lo Young Boys non possiamo permetterci il minimo errore, loro moralmente, tecnicamente e soprattutto fisicamente sono i più forti del campionato e ogni sbavatura la paghi cash.”

-Per quanto riguarda i giocatori a tua disposizione recuperate qualcuno oltre agli squalificati?

“Torneranno Rouiller e Sabbatini, ma mancherà Vecsei squalificato a sua volta. Ledesma avrà nelle gambe una settimana in più d’allenamento in quanto era reduce da infortunio durante la preparazione. C’è ancora un grosso punto interrogativo su Piccinocchi e Daprelà e non so se riusciamo a recuperarli. In forse c’è anche Guidotti: ha avuto un problema la scorsa settimana e lo abbiamo gestito in modo mirato. Ci si rende conto che i carichi che deve sopportare, tra scuola e calcio professionistico sono notevoli, non tira mai il fiato: forse non si era tenuto in debito conto questa situazione. Quando vedo i suoi programmi settimanali non ha mai un giorno di libero e la testa incide sulle gambe; è l’ultimo anno di scuola ed è importante che possa portarlo a termine per poi dedicarsi a quella che potrebbe essere la sua professione. In questo momento non lo può fare e penso che tutti gli infortuni subiti e le ricadute siano un po’ frutto delle settimane intense che deve svolgere.”.

-La sconfitta di San Gallo può anche servire per tornare con i piedi per terra dopo le quattro vittorie consecutive che l’avevano preceduta con i mass media che parlavano già di Europa?

“Forse la grande euforia c’era più  tra i giornalisti e i tifosi,  la squadra è scesa in campo con molta concretezza anche a San Gallo. Bisogna considerare che abbiamo schierato una formazione inedita e che il primo gol è stato frutto della mancanza di comunicazione. Non penso che si tratta di tornare con i piedi per terra, è una sconfitta che ha fatto male più per il risultato che per la prestazione. L’atteggiamento era quello giusto, semmai abbiamo sbagliato qualcosa sul piano tecnico.”

-Hai parlato di errori di reparto e del portiere: nel dopo partita hai detto che avresti parlato con Da Costa. L’hai fatto?

“Non è che avessi molto da dire al portiere. David è stato ingaggiato perché gli si risconoscono  un’ esperienza e una personalità che abbiamo bisogno di vedere sul campo, come le vediamo nello spogliatoio. Lui è un elemento importante per la nostra squadra. Quanto agli errori, questo vale per tutti i giocatori, nel calcio ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Si accettano quelli per iniziativa, perché si sta provando a fare qualcosa e non quelli per passività.”

-In vista della gara di domenica confermate la fiducia a Da Costa?

“Certamente”.

-Che rapporto hai in questi casi con il preparatore dei portieri: è lui che ti dà indicazioni e tu ti fidi ciecamente?

“Io ho la mia opinione e poi sento cosa ha da dirmi Luca Redaelli sul lavoro settimanale dei portieri. Qui non si tratta di mettere in discussione Da Costa come portiere, sarei stato pronto a cambiare se ci fossero problemi fisici o d’altro genere. Non è il caso: a San Gallo da lui come da altri titolari, mi aspettavo iniziative per aiutare i nuovi e la passività non l’accetto, dovevano prendersi maggiori responsabilità.”

-Sul primo gol subito a San Gallo tu che lettura hai dato?

“C’erano tanti giocatori che potevano attaccare la palla e non l’hanno fatto. E’ un cross e ognuno ha aspettato che qualcun altro facesse quello che ognuno poteva fare, non c’era nemmeno un avversario in zona e diversi nostri giocatori potevano liberare: alla fine prendila tu che la prendo io,  nessuno l’ha presa”.

-Come vedi la partita contro lo Young Boys?

“E’ la squadra che fisicamente sta massacrando tutti. L’YB da leggere tatticamente è facile ma contrastarlo è difficile. Ti sovrastano nei duelli in ogni reparto, ma al di là dell’aspetto fisico hanno un potenziale offensivo importante e dietro si permettono di giocare uomo contro uomo, cosa che in campo internazionale non puoi fare ma in Svizzera sì grazie all’esperienza di Von Bergen, alla fisicità di Nuhu, al grande volume di corsa sulle fasce e ai due martelli a metà campo. Davanti poi hanno fisicità, velocità, tecnica: è una squadra che puoi battere solo facendo la partita perfetta. L’avevamo quasi fatto a Cornaredo.”

-Dovrai mettere in campo undici elementi in buonissima condizione fisica?

“Dobbiamo metterla sul gioco, se la metti sul fisico hai perso in partenza. Devi avere una gestione veloce nei contrattacchi ma anche avere un palleggio solido. Nei duelli dobbiamo almeno pareggiare, sarebbe già un bel passo verso il risultato positivo”.

-Come sta Janko?

“Si è allenato tutta la settimana dopo essere stato a letto prima di San Gallo e potrebbe ritrovare il campo,  non so ancora dire se dal primo minuto o a partita in corso. Anche Golemic ha recuperato dall’influenza.”

-Se ti propongono un pareggio firmi?

“No. Giochi per vincerla poi devi essere capace di accontentarti. Voglio prima vedere come va la partita, poi magari ti dici un pari non sarebbe male. Non possiamo fare speculazioni. Dobbiamo scendere in campo con la massima determinazione e voglia. Poi si vede sul campo come vanno le cose e magari ti accontenti del punto”.

-Avete sempre qualcuno squalificato: è una casualità?

“E’ un problema specialmente a centrocampo. Con Piccinocchi e Guidotti infortunati e Ledesma reduce da un lungo periodo di inattività, la squalifica di Sabbatini prima e di Vecsei ora ci mettono in difficoltà. Cambiando gli interpreti il nostro centrocampo cambia molto. Anche in allenamento il lavoro si è un po’ inceppato visti gli assenti.”

-Sulla gestione dei gialli si può intervenire?

“Sì, se gli arbitri utilizzassero lo stesso metro. A San Gallo mi sono arrabbiato perché c’era stato un intervento quasi da rosso di Ben Khalifa su Vecsei  con la palla lontana e l’arbitro non è intervenuto mentre pochi minuti dopo Vecsei per un fallo tattico normalissimo  si è visto mostrare il giallo e salterà la partita di domenica. Vedo sempre due pesi e due misure nella distribuzione dei cartellini. Vedo gente che fa teatro ad ogni intervento, noi non lo facciamo.”

-Visto che Daprelà è ancora incerto potresti pensare di impiegare ancora Amuzie sull’esterno?

“Quando è stato impiegato ha fatto bene. Sugli esterni siamo ben coperti ma contro l’YB Amuzie potrebbe essere più di un’alternativa anche perché fisicamente potrebbe contrastare sulle fasce Mbabu o Lotomba.”

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