Tami: fare risultato senza rischiare la beffa

Tami: fare risultato senza rischiare la beffa

Settimanale conferenza stampa del tecnico bianconero Pier Tami venerdì mattina, prima dell’allenamento di rifinitura della squadra in vista della partita di sabato alle 19 contro il Sion.

-E’ una settimana particolare, siete reduci dalla storica vittoria contro il Basilea e attendete i vallesani: come ha visto i ragazzi durante gli allenamenti?

“Li ho visti tranquilli. Penso che potrei riprendere le parole che ho detto domenica dopo 5 minuti dal fischio finale. Quella che ci attende è una partita insidiosa a maggior ragione con il cambiamento tecnico che è avvenuto a Sion. Ci sono incognite sull’avversario perché qualcosa certamente cambierà. Ma non è l’avversario il problema è semmai l’approccio che avremo noi al match: è tutto lì. Ritengo che la partita di domani deve essere un esame di maturità, per vedere se siamo pronti a dare quella continuità di prestazioni, con concentrazione, determinazione e grinta, tutti valori che sono stati determinanti per il risultato di Basilea ma sono determinanti per qualsiasi partita contro qualsiasi avversario. In questa Super League quest’anno c’è veramente un grande equilibrio e un livello dove tutti possono battere tutti. Se vuoi far bene devi dare continuità. So che c’è la voglia di guardare avanti senza girarsi indietro ma il mese di febbraio è importante e non dobbiamo distogliere l’attenzione dalle cose importanti vedi il prossimo impegno con il Sion”.

-Non conosciamo le modifiche che Jacobacci porterà alla sua squadra ma dal profilo psicologico può essere la partita che mette definitivamente al riparo da sorprese, la pressione è più su di loro, il Lugano è un po’ più tranquillo?

“Possono cambiare gli allenatori ma il valore del Sion non muta, se guardiamo l’ultima gara persa in casa hanno avuto il dominio quasi assoluto del campo. Questo ti fa capire come i giocatori ci sono. Non è la partita della svolta, ci sono match che devi voler vincere, ma ci sono partite nelle quali è importante non perdere. Bisogna essere capaci di ricercare la vittoria in modo intelligente e oculato ma senza mettere in pericolo il risultato positivo. Per me il pareggio è un risultato positivo. La pressione l’abbiamo anche noi, una sconfitta ci riporterebbe a fare altri discorsi. Dobbiamo fare una prestazione come quella di Basilea.”

-In casa avete stentato nella prima parte del campionato, come si può migliorare questa attitudine?

-Con quello che ho detto prima; ripetendo prestazioni dal punto di vista tattico e della volontà come quella di domenica scorsa. Sappiamo che devi fare di tutto per vincere le partite ma devi anche sapere fin dove puoi spingerti perché in casa o abbiamo vinto o (spesso) perso. Non è casualità, c’è l’atteggiamento e la voglia sempre di raggiungere a tutti i costi la posta piena rischiando di rimanere con le mani vuote. La maturità è anche prendere solo i rischi necessari”.

-Si parla tanto di maturità, sembra che parli come un papà che ripete “stai attento che il momento è pericoloso”,  prima di Natale quanto c’erano più impegni non ti avevano ascoltato tanto, ora ti aspetti che il messaggio passi?

“Non è questione di ascoltare o meno. Siete anche voi genitori, i figli devono anche sbagliare e picchiare il naso. Penso che i nostri giocatori siano molto maturi, però ora entriamo in un altro periodo c’è solo il campionato e non dobbiamo accontentarci. Sarebbe peccato essere appagati dopo Basilea. Domani sera potrebbero dare forza anche a quel risultato dando continuità”.

-Qual è la situazione sul fronte dei giocatori disponibili?

” La rosa è stata sfoltita in modo importante e ne sono arrivati due: Krasniqi e Janko. Manca all’appello Ledesma che ne avrà ancora per due settimane, stiamo valutando Daprelà infortunatosi a Basilea e difficilmente sarà della partita, non abbiamo un sostituto naturale e sto pensando a cambiamenti su come andare in campo. Junior è squalificato. Bisognerà capire se Janko potrà essere nei 18, penso di sì anche gli manca il ritmo di gara. Bisognerà avere un po’ di pazienza. Anche lui, giocando 35′ contro il Minusio, si è accorto che allenassi da soli è diverso dal giocare, deve ritrovare il ritmo, ogni allenamento è importante per lui”.

-La vittoria di Basilea per come è avvenuta ha dato l’idea di un salto di qualità rispetto all’andata. Sei d’accordo?

“Se la paragono alla partita fatta all’andata e terminata 1-1 forse quella era stata ancora meglio sui 90′ dal punto di vista qualitativo. Vedo che c’è continuità e che i giocatori credono in quello che fanno. Abbiamo avuto delle pause, non so se di testa o atletiche.  Quello che desideriamo è che giocando in casa riusciamo a portare in cascina i risultati che anche il pubblico vuole vedere”.

-Voi cercate di imporre il gioco sia a Cornaredo sia fuori, cos’è che cambia?

“Forse l’atteggiamento degli avversari. Quando vengono qui sono più abbottonati, abbiamo perso dei punti contro avversari che hanno veramente speculato tanto, penso a Sion e Grasshopper, guarda caso le due squadre che andiamo a incontrare adesso. Ci deve essere la voglia di vincere e lo si vedrà dai primi duelli, ma in modo equilibrato e ragionato senza mettere a repentaglio il risultato finale. Bisognerà  avere pazienza, le partite le puoi vincere anche al novantesimo”.

Foto: TiPress.

 

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