Tami: partita pregiudicata in 5 minuti
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito al fischio finale di Young Boys-Lugano Pier Tami afferma che “sul risultato c’è poco da dire. La partita ce la siamo complicata da soli in cinque minuti: gli ultimi tre del primo tempo e l’inizio della ripresa. Peccato perché nella seconda parte del primo tempo avevamo cominciato ad avere una gestione continua e corretta della palla. Ma al 43′ abbiamo perso banalmente un pallone: ne è scaturito un calcio d’angolo e abbiamo preso il gol. Passare in svantaggio a tre minuti dalla pausa, dopo un primo tempo equilibrato nel quale c’eravamo creati anche noi occasioni, anche se loro con la qualità tecnica che hanno mettono in difficoltà chiunque su questo campo. Poi rientrati in campo c’è stata l’ingenuità di Junior che ha preso il secondo giallo: non ha saputo controllare le emozioni e leggere la situazione commettendo un fallo inutile a metà campo e ci ha lasciato in dieci. Junior è un ragazzo giovane e gliela perdoniamo però deve capire che bisogna sempre essere sul pezzo e lucidi. Da quel momento onestamente i ragazzi hanno fatto quello che potevano ma oggi in inferiorità numerica contro le squadre che hanno un buon possesso palla diventa difficile.”
-La palla dalla quale è nato il corner del vantaggio giallonero l’ha persa Ledesma: come mai hai deciso di metterlo in campo?
“Cristian si sta allenando bene. E come quella palla ne abbiamo perse diverse anche con altri giocatori nel primo tempo. La gestione della sfera non era buona per altri motivi. Tutte queste palle perse ci hanno portato via fiducia e sicurezza tanto è vero che poi abbiamo cominciato a buttar su troppi palloni facendo il gioco dell’YB che fisicamente é superiore a tutte le altre squadre, specie in casa sul terreno veloce. Hanno una tecnica più pulita sul sintetico, li vedi che sono a loro agio e in definitiva favoriti. Noi non siamo invece riusciti a dare continuità al nostro gioco.”
-Come spieghi tutte le palle perse?
“Questi errori nascono dalla mancanza della sensibilità necessaria per giocare su terreni simili. Abbiamo fatto fatica a fare il giro palla. E non sarebbero nemmeno quattro o cinque allenamenti a cambiare le cose, a parte il fatto che il sintetico di Cornaredo è diverso da questo. Certi errori tecnici oggi li ho giustificati proprio per il terreno, noi mettevamo troppa forza nel passaggio, loro sanno invece dosarlo perfettamente. E quando la palla arriva forte è più difficile anche il controllo o smistarla a un compagno. Secondo me abbiamo fatto fatica ad adeguarci alla superficie e questo ci ha fatto perdere qualche punto fermo.”
-E’ un vantaggio doversi subito concentrare sulla partita come quella di giovedì in un contesto completamente diverso come quello europeo?
“Adesso in effetti ci concentriamo sull’Europa. Il nostro direttore sportivo è andato in Israele a vedere la partitadel Ber Sheeva e c’è un ambiente caldissimo in tutti i sensi, non solo per la temperatura desertica. L’ambiente e i tifosi spingono moltissimo la squadra e dovremo essere preparati a qualcosa di diverso dal solito, in Svizzera non vivi di queste situazioni. Però io metterei l’attenzione su quello che dobbiamo fare sul campo e sono sicuro che dal punto di vista del gioco miglioreremo rispetto alla gara odierna.”
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